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elisabetta cametti una brava madre

Una brava madre / Elisabetta Cametti

"Qualcuno nasce in un abbraccio, qualcun altro all'inferno"

Una brava madre di Elisabetta Cametti

Finalmente è tornata. Un nuovo romanzo ad alta tensione emotiva e di suspence, un thriller psicologico che non ha paura di affrontare temi sociali. E, in particolare, uno degli argomenti che più tocca l’umanità, quello della maternità.

Nella storia ci sono madri, ma anche figli e figlie. Perduti, amati, odiati, dimenticati. Ovviamente non vi svelo nulla per non rovinare il piacere di leggere, e scoprire, fino alla fine.

Ho amato la protagonista, Giorgia, una giornalista che non smette mai di cercare. E in lei ho rivisto anche l’autrice, Elisabetta Cametti, con il suo lavoro certosino di studio dei principali casi di cronaca, che discute in tv sempre con competenza e preparazione, e il suo impegno per dare giustizia alle vittime. C’è anche il suo amore per gli animali, che ha regalato anche ad altri personaggi della storia.

E poi c’è Annalisa Spada, la poliziotta che rappresenta l’altra faccia della medaglia. Giorgia ha sete di verità, Annalisa è pronta a tutto per perseguire la giustizia.

L’autrice ha creato anche Aria, una eterea ragazza che ha un dolore enorme e che si tatua un angelo con il volto della madre su tutto il corpo.

Non dirò di più, vi lascio alle pagine.

La trama

Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un’importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell’incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse.

Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l’arma del delitto e confessa l’omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano “la serial killer dell’inchiostro”, la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza.

Due casi paralleli. Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni. Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale. E ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora

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