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recensione il sapore delle parole inaspettate

Il sapore delle parole inaspettate / Giulia Zorat

Vite e parole che si incontrano in una pasticceria di Parigi

Recensione Il sapore delle parole inaspettate di Giulia Zorat. Questo romanzo poetico e magico è l’esordio di Giulia Zorat. E’ anche tra i vincitori dell’importante e molto ambito concorso “Io Scrittore”, promosso dal gruppo Mauri Spagnol.

In una pasticceria di Parigi si incontrano e si mescolano le vite dei personaggi che l’autrice racconta con una dolcezza e una malinconia ben rappresentata dal cielo grigio e autunnale di una romantica Parigi. Si parla di morte, con una coppia forzatamente separata dopo una vita d’amore, ma anche di vita, con una mamma, Irene, che affronta da sola la sua gravidanza. Non esita a salire su un treno che la porta in Francia, dove troverà anche una nuova famiglia.

C’è il piccolo Enea, un bambino dall’intelligenza sopra la media che cerca nelle parole il padre che non ha mai avuto e trova un “arcangelo” per colmare il vuoto che sta distruggendo il corpo e la mente del suo nonno adottivo.

Le parole, come quelle che Irene nasconde nei suoi dolcetti al cioccolato, sono fondamentali. Possono unire passato e presente e addirittura vincere la morte, se animate da vero amore. Come capisce Francois, un uomo che ha ormai perso le speranze,  l’importante è ritrovare la voglia di ascoltare, o di leggere, quelle giuste.

Consiglio la lettura di questo libro da gustare come un dolce da accompagnare a una cioccolata calda nelle giornate autunnali, sognando di trovarsi a un tavolo della pasticceria di Josephine.

Notevoli le lettere di Jacques per l’amata compagna. Non vi anticipo nulla, ma sono sicura che vi strapperanno una lacrima, di dolcezza e malinconia.

La trama

Mordere un sogno, strappare un sorriso, asciugare una lacrima. Cinque anime, cinque esistenze si perdono e si ritrovano dietro la porta di una minuscola patisserie ai margini di Parigi; Jacques e Josephine, capaci di impastare le loro vite con sapiente delicatezza, necessari l’una all’altro come ingredienti di un dolce mai finito. Irene, il cui sguardo racconta la capacità di equilibrare sbagli antichi e nuove possibilità; Enea il suo piccolo tesoro, dieci anni di poesia leggera, diretta e invincibile come l’infanzia.

Infine François, che trova il coraggio di scrollarsi di dosso il gelo che gli opprime l’esistenza e abbracciare l’amore, come si fa in una notte di festa, d’inverno. Intorno a tutto Parigi, che sa essere scura e accogliente, come un mot du chocolat, un dolce al cui interno si trovano esattamente le parole che avevamo bisogno di sentire.

Qui ci sono tutte le notizie sull’autrice 

Se ami i libri ambientati a Parigi, leggi anche Un semplice gesto di tenerezza

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