03 Mag Il potere del cane / Don Winslow
"La cosa più difficile al mondo non è astenersi dal commettere il male, ma mettersi in mezzo per bloccargli il cammino".
Recensione Il potere del cane Don Winslow
Premessa: a parte la serie “Narcos” non mi hanno mai appassionata particolarmente le storie legate al narcotraffico e al Messico. Da tempo, però, avevo voglia di leggere questo thriller di cui avevo letto ottime recensioni. E devo dire che le mie aspettative non sono state affatto deluse.
Certo, si parla di droga e di narcotraffico. Ci sono le armi, killer efferati e poliziotti disposti a tutto per arrestare i “cattivi”. Ma c’è anche molto di più. Don Winslow racconta la caccia lunga più di vent’anni del poliziotto Art Keller contro i Barrera.
La sua guerra, però, non è solo contro la potente e spietata famiglia di narcos, ma anche contro quelli che dovrebbero essere i “buoni”, i vertici della Cia e della Dea. Gli Stati Uniti, infatti, nutrono importanti interessi politici in America del Sud e non esitano a sostenere assassini se necessario per fermare i gruppi comunisti.
I buoni
Don Winslow ci regala personaggi indimenticabili. Art Keller e la sua lotta per la giustizia, prima di tutto. Ma anche Padre Parada, un religioso pronto a tutto per difendere i più deboli e testimoniare la sua fede. Mi è piaciuto moltissimo Sean Callan, che per risalire deve toccare il fondo e da killer spietato riesce a fare la cosa giusta.
Nora, bellissima e colta, si rivela una donna estremamente coraggiosa e riesce a tenere testa ai boss spietati che la circondano.
Ci sono scene di azione, ma anche momenti di riflessione e descrizioni che rimangono sicuramente impresse. Solo per fare un esempio, la foresta amazzonica o l’assalto notturno alla villa di Adàn Barrera e il suo zoo domestico.
Consiglio questa lettura per una vacanza al mare che, spero, potremo tornare a fare al più presto. Ottimo libro da gustarsi magari con una bibita fresca sotto l’ombrellone o all’ora dell’aperitivo davanti al mare con un cocktail. Vi farà volare tra il Messico, San Diego e la Colombia.
Nessun commento