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tutti i particolari in cronaca

Tutti i particolari in cronaca / Antonio Manzini

Il rapporto tra la legge e la Giustizia, che spesso non coincidono

Tutti i particolari in cronaca di Antonio Manzini

Ho ascoltato l’audiolibro di questo romanzo, letto dal bravissimo Riccardo Ricobello. La storia mi ha presa da subito, grazie alle due voci dei protagonisti, le cui storie si svolgono in parallelo, il giornalista un po’ imbranato Walter Andretti e l’abitudinario e solitario archivista del tribunale Carlo Cappai.

La trama si svela pagina dopo pagina in modo magistrale. Il personaggio di Cappai è quello sicuramente più interessante, ma non vi dico altro per l’altissimo rischio spoiler. Da giornalista ho notato qualche incongruenza nella vita del cronista, ma sicuramente trascurabile.

Al di là della storia, però, è interessante la riflessione sulla legge, con tutti i suoi limiti, e la Giustizia, quella vera, che spesso non è possibile ottenere. Fin dove si può arrivare allora per riparare ai torti compiuti?

La trama

La corsa all’alba, la colazione al bar, poi nove ore di lavoro all’archivio del tribunale, una cena piena di silenzi e la luce spenta alle dieci: Carlo Cappai è l’incarnazione della metodicità, della solitudine. Dell’ordinarietà. Nessuno sospetta che ai suoi occhi quel labirinto di scatole, schede e cartelle non sia affatto carta morta. Tutto il contrario: quei faldoni parlano, a volte gridano la loro verità inascoltata, la loro richiesta di giustizia. Sono i casi in cui, infatti, il tribunale ha fallito, e i colpevoli sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” – in realtà per i soliti, meschini imbrogli di potere.

Cappai, semplicemente, porta la Giustizia dove la Legge non è riuscita ad arrivare – sempre nell’attesa, ormai da quarant’anni, di punire una colpa che gli ha segnato la vita. Walter Andretti è invece un giornalista precipitato dallo Sport, dove si trovava benissimo, alla Cronaca, dove si trova malissimo. Quando il capo gli scarica addosso la copertura di due recenti omicidi, Andretti suo malgrado indaga, e dopo iniziali goffaggini e passi falsi comincia a intuire che in quelle morti c’è qualcosa di strano. Un legame. Forse la stessa mano.

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