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la casa delle luci carrisi

La casa delle luci / Donato Carrisi

Uno dei migliori Carrisi

Recensione La casa delle luci di Donato Carrisi. Effetto “wow”. Uno dei migliori thriller di Donato Carrisi che abbia letto. Non sono riuscita a smettere finché non sono arrivata alla fine di questa nuova indagine di Pietro Gerber, l'”addormentatore di bambini”. Anche in questo libro verità e illusione si intrecciano, si mescolano ai fantasmi della memoria. L’ipnosi è un mondo estremamente affascinante, che ci porta ad affacciarci all’abisso che si nasconde nella mente umana.

C’è una bambina, Eva, bionda ed eterea che vive rinchiusa in una decadente villa del passato nella campagna fiorentina. Una bambina che ha un amico immaginario, che riporta Pietro a un momento cruciale della sua infanzia. Gli ingredienti sono i migliori e il maestro Carrisi li mescola alla perfezione, fino a un finale credibile e atteso. Che lascia però ancora molti dubbi aperti e quindi fa pregustare le pagine che verranno.

Consigliatissimo, anche per chi non ha ancora letto i due precedenti libri che hanno come protagonista Gerbere, La casa delle voci e La casa senza ricordi.

La trama

Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina… Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l’aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l’addormentatore di bambini. Da qualche tempo Eva non è più davvero sola. Con lei c’è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo. Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva.

O meglio, con il suo amico immaginario. È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui. La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipno­si, non gli è sconosciuta.
E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.
Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.
E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.

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