26 Nov Punto di fuga / Elizabeth Brundage
Tre giovani fotografi alla ricerca del successo
Punto di fuga di Elizabeth Brundage. Dopo “L’apparenza delle cose” , ho voluto leggere il nuovo thriller psicologico di Elizabeth Brundage. Si è rivelata per me una scrittrice originale, capace di scavare a fondo nell’anima dei protagonisti e arrivare alle radici del male. È proprio questo l’aspetto che mi affascina del genere noir e thriller. E poi amo molto la capacità di creare atmosfere, di trasportarci in questo caso da New York alla casa di campagna di Simone con grande efficacia. L’autrice nella postfazione racconta di aver letto molti libri dedicati alla fotografia e credo che abbia fatta sua anche un po’ di quella tecnica che ha approfondito per costruire i tre personaggi principali.
Un triangolo di sentimenti, di gelosie e di invidia. Il tema del “doppio” di chi siamo e di chi vogliamo apparire, è uno di quelli che affascinano maggiormente in narrativa. Brundage scava nella mente di due uomini, Rye e Julian, innamorati della stessa donna, Magda, ma anche della stessa idea di successo. Che raggiungono entrambi, anche se in modo diverso, ma fino a che punto può spingere un individuo la rivalità? Non voglio svelare nulla, ma il meccanismo costruito è perfetto e il lettore viene ammaliato e imprigionato proprio nel meccanismo del doppio punto di vista.
La trama
Quando Julian Ladd legge sul «New York Times» della morte del celebre artista Rye Adler ha un tuffo al cuore. Julian e Rye si erano conosciuti da studenti, durante l’esclusivo Brodsky Workshop di fotografia. Rye, alla ricerca di un coinquilino, gli aveva offerto una stanza e, Julian, trasferitosi da lui, nel diventargli amico si era presto convinto – forse per via di una crescente vena di gelosia ossessiva – che non avrebbe mai raggiunto quel successo artistico che vedeva certo in Rye.
Entrambi, poi, avevano subito il fascino della loro talentuosa compagna di corso, Magda, le cui fotografie del quartiere polacco in cui era nata la distinguevano tra tutti, ed entrambi erano arrivati ad avere con lei una relazione più intima. Julian, stupito di vedere che al funerale non c’è una bara, finisce per rientrare all’improvviso in un mondo che credeva di essersi lasciato alle spalle.
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