fbpx
recensione la stazione

La stazione / Jacopo De Michelis

«Il buio, ispettore. Il buio si avvicina. E quando ci avrà raggiunti, ci divorerà tutti.»

Recensione La stazione di Jacopo De Michelis. Questo romanzo mi ha da subito attratta soprattutto per l’idea. Una storia ambientata nella Stazione Centrale di Milano, nei primi anni Duemila, prima del restyling. La frequentavo molto a quell’epoca perché viaggiavo in  treno per andare all’Università. Un mondo affascinante, quello dei binari, ma ancora più affascinante è ciò che De Michelis ci racconta del “sotto”. Ricordo ancora il cartello che indicava l’albergo diurno, già chiuso, e non ricordavo addirittura dell’esistenza del Museo delle Cere.

E poi il binario 21, dal quale partivano i treni che trasportavano le persone ebree verso i campi di sterminio della Germania nazista.

Geniale l’idea di De Michelis di raccontare un mondo, partendo dalla monumentale stazione milanese. Monumentale anche l’opera che ne è uscita. Forse troppo? Non solo trame e sottotrame, ma anche generi differenti si mescolano in questo romanzo. Che è da scoprire e va capito per quello che è. L’autore ha impiegato otto anni per scrivere questa storia e il finale fa presagire un seguito. Se ci sarà una seconda storia del poliziotto Riccardo Mezzanotte, capiremo che direzione vorrà prendere. Intanto sicuramente ci ha regalato una lettura non scontata e che mi ha fatta, se possibile, innamorare ancora di più di Milano. E non guarderò mai più la stazione Centrale con gli stessi occhi.

Leggi anche “Il vizio della solitudine” di Raul Montanari.

La trama

Milano, aprile 2003. Riccardo Mezzanotte, un giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti e con un’innata propensione a ficcarsi nei guai, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c’è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un’impresa tutt’altro che facile.

Laura Cordero ha vent’anni, è bella e ricca, e nasconde un segreto. In lei c’è qualcosa che la rende diversa dagli altri. È abituata a chiamarlo “il dono” ma lo considera piuttosto una maledizione, e sa da sempre di non poterne parlare con anima viva. Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati.

Nel corso delle rispettive ricerche le loro strade si incrociano. Non sanno ancora che i due misteri con cui sono alle prese confluiscono in un mistero più grande, né possono immaginare quanto sia oscuro e pericoloso. Su tutto domina la mole immensa della stazione, possente come una fortezza, solenne come un mausoleo, enigmatica come una piramide egizia.

Quanti segreti aleggiano nei suoi sfarzosi saloni, nelle pieghe dolorose della sua Storia, ma soprattutto nei suoi labirintici sotterranei, in gran parte dismessi, dove nemmeno la polizia di norma osa avventurarsi? Per svelarli, Mezzanotte dovrà calarsi nelle viscere buie e maleodoranti della Centrale, mettendo a rischio tutto ciò che ha faticosamente conquistato.

Al suo ritorno in superficie, non gli sarà più possibile guardare il mondo con gli stessi occhi e capirà che il peggio deve ancora venire.

amazon-storeplay-store

Ti potrebbe piacere anche

Nessun commento

Invia un commento