19 Ott Emily in Paris / La serie tv di Netflix (No spoiler)

Perché abbiamo tutti bisogno di sognare, forse come mai prima

Recensione Emily in Paris. L’ultima serie tv di produzione americana, lanciata da Netflix e ambientata a Parigi, ha fatto infuriare i francesi. Sì, perché se la capitale è incantevole, un po’ meno gradevoli appaiono i suoi abitanti. Emily è una giovane americana esperta di marketing, catapultata per caso a Parigi senza sapere il francese, per portare “il punto di vista americano” nelle politiche di un’agenzia di comunicazione prestigiosa.

Subito deve scontrarsi con i pregiudizi e anche il manifesto disprezzo dei nuovi colleghi. In pochi giorni, però, diventa un’influencer molto seguita su Instagram e con intelligenza e perseveranza riesce a conquistare i clienti dai gusti difficili. Certo, tutto è semplicistico e spesso poco credibile, ma l’atmosfera è quella di Sex and the city (la costumista, Patricia Field, è la stessa). Però ci sono comunque almeno due motivi per guardarla.

Il primo: Parigi è sempre Parigi e mai come in questo momento abbiamo bisogno di sognare. Sento la necessità di volare almeno con la mente e perdermi nelle avventure sempre a lieto fine di una giovane e bella americana. In giro per locali affollati, a pranzo e cena con amici e conoscenti, con gli immancabili baci sulle guance per salutare chiunque. Insomma, tutto quello che ci manca.

Secondo, un po’ di verità c’è. Da italiana che si è trovata catapultata a Parigi qualche anno fa, comprendo benissimo lo stupore di Emily. La città è una sorpresa a ogni angolo. Essere lì per chi è cresciuto altrove è un sogno e una meraviglia. E poi, detto tra noi, anche a me come a Emily è capitato di essere corretta anche dal panettiere per un articolo maschile al posto di un femminile. E non solo. Fare amicizia con i parigini diciamo che non è esattamente facilissimo.

Comunque, guardate la serie e, come sempre, ditemi la vostra. Bisous.