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recensione il colibrì sandro veronesi

Il colibrì / Sandro Veronesi

"Per andare dove sai, devi passare per dove non sai"

Recensione Il colibrì di Sandro Veronesi.

Ho pensato molto prima di scrivere questa recensione. “Il colibrì” è il romanzo che sicuramente consacra Sandro Veronesi come un grande scrittore. Un autore che sa mischiare le carte, divertirsi con citazioni e omaggi. Numerosi sono i riferimenti letterari, musicali e cinematografici presenti.

Sa anche giocare con il tempo, balzando avanti e indietro nel tempo come il flusso della mente e dei ricordi, e con il lettore, iniziando in modo allegro e brillante e poi seminando morte a ogni pagina, e con lo stile. Tra lettere, messaggi, narrazione vera e propria, il romanzo si compone e racconta una vita.

La vita di Marco Carrera, un uomo buono e mite, viene provata da lutti e “urti” che rischiano ogni volta di annientarlo. Marco riesce però a trovare una ragione per non desiderare la morte. E questa ragione non è altro che la vita, quella di sua nipote, chiamata Miraijin, che significa “Uomo nuovo”.

Lo scopo della vita per Marco diventa crescere una bambina che dovrà cambiare il mondo.  A dare senso alla vita, anche quando è disseminata dal dolore, è la vita stessa.

Un tema che mi ricorda in un certo senso “Caos calmo”. Qui Veronesi va oltre, giocando con i tempi e gli stili. Un romanzo estremamente filosofico, con un messaggio forte. Dal colibrì che si sforza di restare fermo e ciò nonostante va avanti nasce un inno alla resilienza.

Non so ancora se effettivamente questo libro mi sia piaciuto o no. Sicuramente mi ha lasciato molto. Ci sono pagine realmente ispirate e illuminate. Altre che ho trovato più forzate e quasi surreali. Sicuramente però è da leggere. Perché fa riflettere e, di questi tempi, è un dono prezioso, in letteratura e non solo.

La trama

Marco Carrera, il protagonista di questo romanzo, è il colibrì. Proprio come il piccolo uccello, che apparentemente sembra rimanere immobile nell’aria grazie ad un battito alare rapidissimo, Marco riesce, grazie ai suoi movimenti frenetici, a rimanere saldo, a non precipitare nella sua vita fatta di perdite e dolore, dove il passato sembra volerlo trascinare sempre più a fondo.

Ma non solo, Marco, grazie al movimento perpetuo, dal precipizio riesce addirittura a risalire, compiendo incredibili acrobazie esistenziali. Intorno a lui viene costruita una rete di personaggi che si muovono in una storia che va dai primi anni ‘70 fino ad un futuro prossimo al nostro in cui, grazie alle prodezze del colibrì, l’Uomo Nuovo potrà finalmente splendere. “Il colibrì” è un romanzo sul dolore e sulla forza ancestrale della vita, dove il protagonista è destinato a diventare un compagno di viaggio nella vita del lettore.

Qui il link alla casa editrice La nave di Teseo

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