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Tempo assassino / Michel Bussi

Quando diventiamo adulti, cosa resta di ciò che sognavamo da adolescenti?

Corsica, 27 anni dopo

Recensione Tempo Assassino di Michel Bussi

Clotilde, moglie, madre e avvocato, torna in Corsica sul luogo dell’incidente che distrusse la sua famiglia. Madre, padre e fratello, infatti, persero la vita in un terribile incidente dal quale solo lei, quindicenne, si era salvata.

Cltotilde aveva fatto di tutto per dimenticare. E in parte ci era riuscita. Ma ha trovato finalmente il coraggio di tornare, e di lasciare dei fiori di campo sul luogo della tragedia.

Davanti a sé a due settimane di vacanza, da trascorrere con il marito dal quale si allontana ogni giorno di più e una figlia apparentemente indifferente.

La situazione precipita quando Clotilde riceve una lettera. Firmata da sua madre. Come è possibile? Ricorda benissimo il suo corpo straziato sulla scena dell’incidente. Palma non può essere viva.

Tuttavia Clotilde inizia a cercare una verità sepolta da ventisette anni nella splendida e selvaggia Corsica.

Il tempo, assassino spietato

Il vero assassino, in questo thriller che lascia in sospeso fino all’ultima riga, è il tempo. Perché cancella i ricordi, smussa le sensazioni che possono guidare alla scoperta della verità, distrugge i sogni.

Clotilde e la sua famiglia vengono privati del “loro” tempo, della loro vita da vivere appieno. Ci sarà spazio per Clotilde per fare pace con il tempo e iniziare veramente a cercare la felicità?

Al di là dell’intreccio, secondo me al livello altissimo di Ninfee nere, che ho adorato, ho apprezzato moltissimo la descrizione della Corsica, della sua bellezza e dei suoi abitanti fieri e ancorati alla storia e alle tradizioni.

Vi assicuro che leggendo Tempo Assassino proverete un desiderio irrefrenabile di partire subito, respirare l’aria del mare e dei boschi, assaggiare le lenticchie di Lisabetta, nuotare con i delfini di Natale.

C’è anche una riflessione profonda sui rapporti d’amore, sulla famiglia e le relazioni tra madre e figlia. Anche in questo caso il tempo uccide: l’amore, la passione, le speranze. Uccide la complicità con una figlia piccola che non si riconosce più nell’adolescenza, uccide i sogni che una ragazzina coltiva nel suo cuore.

Clotilde ha un diario, che viene scoperto passo passo dal lettore. Un piccolo capolavoro di Bussi, che riesce a interpretare i sogni e le emozioni di una ragazzina ribelle che non ha paura si immaginare un grande futuro. E vuole fare di tutto per non essere come i propri genitori.

Riuscirà a vincere sul tempo? Lo scoprirete solo alla fine di un thriller che non delude chi ha già conosciuto Bussi. Altrimenti sarà per voi una splendida scoperta.

Dello stesso autore: Ninfee Nere.

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