18 Giu Butter / Asako Yuzuki
"Voglio avere rapporti solo con persone che capiscano quale sia la reale natura delle cose"
Butter di Asako Yuzuki
Rika, una giornalista, incontra in carcere Manako, una food blogger accusata di aver ucciso diversi uomini con i quali ha avuto una relazione.
Manako ha una personalità manipolatrice e molto complessa e Rika, che vorrebbe intervistarla per assicurarsi finalmente un posto da capo redattrice, si lascia affascinare da lei.
L’argomento che utilizza per abbattere le distanze tra loro è il cibo. Per Manako un aspetto fondamentale, mentre Rika mangia solo per mantenersi viva, quello che capita, senza provare alcun gusto.
Sarà la scoperta dei sapori e in particolare del burro a farle venire voglia di appropriarsi della vita, del piacere delle esperienze, dell’amare se stessa. Un percorso difficile, anche perché Rika ha un trauma del passato che deve superare. Questo in un mondo maschilista e profondamente misogino. Si parla della società giapponese, che vede la donna come votata al sacrificio per marito e famiglia. Ma non ho notato così tante differenze rispetto alla nostra società. Credo che questo romanzo, molto particolare, a tratti complesso, sia una grande occasione di riflessione sul nostro essere donne e su cosa vogliamo davvero per noi.
Da leggere.
La trama
Rika è una giornalista in una rivista maschile. È l’unica donna nel suo posto di lavoro e spesso viene trattata come una segretaria, quando non peggio. Per cercare di farsi strada lavora giorno e notte e tutto ciò che riesce a cucinare quando la sera torna tardi a casa è un ramen preconfezionato.
Da tempo però un pensiero la assilla: vuole intervistare Manako Kajii, la cuoca gourmet accusata di aver assassinato gli uomini d’affari con i quali si intratteneva, dopo aver cucinato per loro. Ma la donna non rilascia interviste e non intende ricevere visitatori nel carcere di Tokyo dove è detenuta.
Rika decide di provare un’altra strada e le scrive una lettera per conoscere la ricetta dello stufato di manzo, pezzo forte della cucina di Manako. La detenuta a quel punto accetta di incontrarla. Quando, però, le visite in carcere alla serial killer si intensificano, cresce anche la curiosità gastronomica di Rika. Durante i loro incontri, che si avvicinano più a una masterclass di cucina che a un’indagine giornalistica, sembra infatti che sia proprio la giovane reporter a cambiare.
A ogni pasto che prepara e consuma, qualcosa si risveglia nel suo corpo e scopre nel cibo un piacere liberatorio: forse lei e Manako hanno in comune più di quanto pensasse.
Un altro romanzo giapponese che parla di donne e che ho adorato è Le quattro casalinghe di Tokyo
Ho trovato questo articolo che spiega bene la vicenda di cronaca alla quale Asako Yuzuki si è ispirata per scrivere Butter, è la cosiddetta vicenda The Konkatsu Killer
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