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Tutta la vita che resta di Roberta Recchia

Tutta la vita che resta / Roberta Recchia

Una famiglia attraverso il dolore più grande con la forza dei legami

Tutta la vita che resta di Roberta Recchia

Posso dirlo: è uno dei romanzi che più mi hanno coinvolta ed emozionata negli ultimi anni. Roberta Recchia racconta la storia di una famiglia dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, tra numerose difficoltà e il dolore più grande: la morte dell’adorata figlia Betta. Il filo è sempre quello dell’amore che lega i personaggi, anche quando si fa talmente sottile che sembra spezzarsi.

C’è anche il mistero sulla morte di Elisabetta, un caso sul quale gli inquirenti non si danno molta pena di indagare, per inerzia, incapacità e anche per tutelare immagine e interessi di persone illustri.

Ma sono sicuramente i personaggi che Recchia costruisce il punto forte di questa storia: Maria e Stelvio, ma anche Miriam, Leo e Corallina, suor Bertilla. Quando ho terminato la lettura ho avvertito una sensazione di vuoto, come se avessi salutato degli amici.

Sono tanti i temi che l’autrice affronta. La speranza è, credo, quello dominante. Ma si parla anche di rapporti tra genitori e figli, di amore, di riscatto sociale.

Una lettura che vi consiglio di non perdere.

La trama

Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire, una famiglia che nel corso degli anni ritrova la strada nella forza dei legami. Ci sono libri che ti entrano dentro, che ti accompagnano per mano nella vita di tutti i giorni. È ciò che succede con l’esordio magnetico di Roberta Recchia, una storia da cui non ci si stacca, con protagonisti vivi, autentici. Come Marisa e Stelvio Ansaldo, che nella Roma degli anni Cinquanta si innamorano nella bottega del sor Ettore, il padre di lei.

La loro è una di quelle famiglie dei film d’amore in bianco e nero, fino a quando, anni dopo, l’adorata figlia sedicenne Betta  viene uccisa sul litorale laziale, e tutti perdono il proprio centro. Quell’affetto e quella complicità reciproca non ci sono più, solo la pena per la figlia persa per sempre. Nessuno sa, però, che insieme a Betta sulla spiaggia c’era sua cugina Miriam, al contrario timida e introversa, anche lei vittima di un’indicibile violenza.

Sullo sfondo di un’indagine rallentata da omissioni e pregiudizi verso un’adolescente che affrontava la vita con tutta l’esuberanza della sua età, Marisa e Miriam devono confrontarsi con il peso quotidiano della propria tragedia. Il segreto di quella notte diventa un macigno per Miriam fin quando l’incontro con Leo, un giovane di borgata, porta una luce inaspettata: l’inizio di un amore che fa breccia dove nessuno ha osato guardare.

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