fbpx
qualcuno che conoscevo francesca mautino

Qualcuno che conoscevo / Francesca Mautino

"Bisogna prendere la vita come una festa"

Qualcuno che conoscevo di Francesca Mautino

Gli ingredienti del cosy crime ci sono tutti. Un mistero dal passato, una investigatrice simpatica e spericolata, una scrittura ironica e accattivante.

Francesca Mautino con il suo esordio “Qualcuno che conoscevo” ci regala una protagonista alla quale ci si affeziona da subito. Valentina è mamma di tre gemelle che portano i nomi delle sorelle Bronte (e incarnano lo spirito della brughiera di Cime tempestose), single non per scelta, in crisi con il suo lavoro e la sua identità di donna. Quando si imbatte in un cold case, Valentina non esita a improvvisarsi investigatrice e voler andare a fondo sulla scomparsa di una ragazza, che forse aveva solo incrociato per caso a una festa tanti anni prima.

Investigare sarà l’occasione anche per lei per fare i conti con se stessa e capire cosa vuole dalla sua vita, messa “in pausa” dalla nascita delle tre bambine.

Il libro è veramente piacevole, lo si divora con la voglia, sì, di scoprire la soluzione del mistero, ma anche di sapere se Valentina finalmente sceglierà di provare a essere felice.

Belle le descrizioni di Torino, che appare come una città ricca di storia e di mistero.

E credo che con questo romanzo sia iniziata anche una serie di successo.

Ascolta qui la mia intervista per Rvl La Radio a Francesca Mautino

La trama

Se la sorte ti ha riservato un parto trigemellare, meglio prenderla con umorismo. Forse è per questo che Valentina Bronti, trentenne, torinese, una carriera messa tra parentesi, ha scelto per le sue tre bambine i nomi di Emilia, Carlotta e Anna, come le celebri sorelle Brontë.

Conservare alto l’umore non è così facile per Valentina, una vita incastrata tra illusori tutorial sulle pulizie domestiche e una relazione fallimentare con Marco, il padre delle bimbe che si è ritirato a dormire nello sgabuzzino. Finché un giorno viene convocata all’asilo perché le tre piccole pesti hanno tentato la fuga trascinando con sé una compagna. Davanti alla direttrice, c’è un’altra mamma: Chiara Barberis.

Altezzosa e severa, Chiara lascia in Valentina una strana impressione. Un’impressione confermata dalla scoperta che si tratta proprio di «quella» Chiara Barberis: la sorella di Elisa, la ragazza scomparsa inspiegabilmente dieci anni prima, quasi inghiottita dal buio di una Torino che da sempre ha fatto del mistero il suo secondo volto. È così che Valentina si ritrova in una storia piena di ombre e bugie.

Con un entusiasmo e una sagacia sorprendenti, prima di tutto per lei, si tuffa nelle strade, nei palazzi signorili, negli atenei della città, improbabile ma tenace investigatrice. Ciò che Valentina scoprirà di Elisa, di Torino e soprattutto di sé stessa è la materia spumeggiante di questo romanzo, capace di tratteggiare un personaggio attualissimo in cui convivono senso di inadeguatezza, acume e un’ostinata vitalità.

Leggi anche Alessia Gazzola

amazon-store
Nessun commento

Invia un commento