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Non è la fine del mondo / Alessia Gazzola

Mai permettere a nessuno di spegnere i nostri sogni

Chi non si è mai sentito come se il mondo stesse crollando? Ci sono momenti nella vita in cui anche i nostri sogni perdono colore, come accade ad Emma De Tessent, “tenace stagista”, ingranaggio nella grande macchina del precariato. Un meccanismo che tritura e uccide talento, sogni, e, spesso, toglie anche la dignità. Ma è quando crollano i sogni che è il momento peggiore, perché anche il futuro diventa una scatola vuota.

Una situazione purtroppo molto reale che viene ben descritta da Alessia Gazzola, scrittrice che amo sempre di più, per lo stile leggero che accarezza con delicatezza temi profondi. Un romanzo scorrevole, ma che coinvolge e tocca nel profondo chi spesso si è trovato a vivere le situazioni di Emma. Ho molto apprezzato il personaggio dello scrittore giapponese (se non si è capito ho un debole per la letteratura giapponese) e i riferimenti al “romanzo nel romanzo” che costituisce il fil rouge del libro.  “Non è la fine del mondo” riesce a far sperare anche noi in un lieto fine, da festeggiare sotto una cascata di glicini, cucendo delicati vestiti per bambini.

PS data la mia ossessione per le copertine, non posso non assegnare un bel 9 ad Alessia Gazzola!

TRAMA

Emma De Tessent è un’eterna stagista precaria in una casa di produzione cinematografica. Sogna di poter lavorare stabilmente, di poter contare su uno stipendio e di poter comprare la casa che desidera, un villino con uno splendido glicine. Quando scopre che il suo misero contratto non verrà rinnovato, sente che il mondo le sta per crollare addosso. Da quel momento ogni cosa inizia ad andare male. La “tenace stagista” però non si arrende e riesce a non rinunciare ai propri sogni.

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