
27 Ago La radice del male / Adam Rapp
La radice del male di Adam Rapp
Un libro inquietante e magnetico, presentato come true crime o addirittura thriller. In realtà, a mio giudizio, è una saga familiare che segue negli anni la storia dei figli Larkin e in particolare di Myra e Alec.
Myra è un personaggio molto bello, drammatico, forte. Una donna che sceglie il bene e il giusto, sempre. E che nonostante le avversità che la colpiscono riesce sempre a rialzarsi e a pensare alla famiglia. Con la madre Ava è l’unica che ha il coraggio di affrontare la verità su Alec, da sempre problematico. Quando si capisce cosa ha rovinato Alec ormai è troppo tardi, perché il male lo ha inghiottito.
E poi c’è Fiona, che insegue il sogno di una vita da attrice, che vive gli anni della rivolta e del cambiamento, che va contro ai principi morali della famiglia.
Il male è qualcosa che si insinua nelle famiglie, come in quella dei Larkin con Alec o in quella di Myra, con il marito Denny, vittima di un male oscuro.
Ho apprezzato molto anche i riferimenti letterari, in particolare a Salinger e Camus.
Una storia che ripercorre anche quella dell’America, dagli anni Cinquanta a oggi. E’ un romanzo duro in alcuni punti, ma lirico in altri. L’ho letto velocemente, nonostante le numerose pagine. Ricorda per alcuni versi la Oates
In altri passaggi mi ha fatto pensare addirittura a King
Ho scoperto che il titolo originale è Wolf at the table, che rende sicuramente meglio. Non capisco i cambi di titoli che le case editrici fanno spesso di romanzi stranieri, forse ritenendoli più adatti al pubblico italiano. Per me sarebbe stato meglio l’originale.
La trama
Elmira, New York, estate 1951. Myra Larkin, tredici anni, dopo la messa accetta un passaggio da un ragazzo affascinante che dice di essere Mickey Mantle, la giovane promessa degli Yankees. Quella notte, i vicini di casa di Myra vengono brutalmente assassinati, e i sospetti ricadono su uno sconosciuto molto simile al suo nuovo amico.
È il primo di una serie di episodi di cronaca nera che incrociano la vita dei Larkin, mentre ognuno di loro insegue a suo modo il sogno americano. Myra, che cresce da sola il figlio Ronan dopo che il marito ha avuto una crisi psicotica, è l’unica a tenere i contatti con la famiglia: con Lexy, donna in carriera, e Fiona, eterna ribelle e attrice mancata a Broadway; e con Alec, ombroso e sfuggente, tormentato dai fantasmi di un’infanzia segnata dagli abusi e dall’indifferenza della madre, la cattolicissima Ava.
E quando proprio Ava inizia a ricevere inquietanti cartoline anonime, presagio di eventi terribili, soltanto Myra, con l’aiuto del figlio, avrà la forza di affrontare quel male oscuro che sta inghiottendo la sua famiglia. “La radice del male” racconta un’America dove la quotidianità è intrisa di violenza, e la casa è insieme rifugio e pericolo.
Adam Rapp indaga le piccole crepe che segnano il destino di una famiglia perbene; solchi che possono diventare abissi o aprirsi alla luce, se si trova il coraggio di chiedere aiuto.

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