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Il sentiero degli uomini perduti / Anna Katharine Green

Il giallo della "Mother of mistery"

La “mother of mistery” quasi sconosciuta in Italia

Recensione Il sentiero degli uomini perduti di Anna Katharine Green

E’ stata una vera scoperta questa edizione, la prima in Italia, de “Il Sentiero degli uomini perduti”, del 1898, curata per Nero Press dalla traduttrice Marialuisa Ruggiero.

Protagonista della vicenda un’investigatrice simpaticissima: Miss Amelia Butterworth. Si tratta di una nubile signora newyorkese con un notevole intuito e passione per il mistero, per i corteggiamenti e dotata di una buona dose di ironia.

Si dice che la Green sia stata fonte di ispirazione per autori come Agatha Christie e sir Arthur Conan Doyle. Impossibile non notare le somiglianze tra Miss Butterworth e Miss Marple.

Una strada, una vecchia casa e un mistero

Al di là della sua importanza nella storia del giallo e del mistery, “Il sentiero degli uomini perduti” è veramente un romanzo appassionante.

Gli ingredienti sono quelli del giallo per eccellenza. Lungo una strada, in un piccolo paese, si sono verificate misteriose scomparse. Persone che sono sparite in un istante e delle quali non si è più trovata traccia.

Del caso si sta occupando l’ispettore Gryce, amico di Miss Butterwooth. Dal momento che la polizia non riesce a venire a capo del mistero, Gryce decide di chiedere aiuto all’amica, il cui fiuto investigativo l’ha già aiutato in un caso precedente.

Amelia scopre che nel villaggio vivono i figli di una sua vecchia amica, prematuramente scomparsa. Far loro visita è un’ottima occasione per indagare senza destare sospetti.

Peccato che la casa in cui vivono i tre ragazzi, un maschio scorbutico e due ragazze un po’ particolari, si trovi proprio lungo il Sentiero degli uomini perduti. E che di notte accadano strani fatti, soprattutto legati al passaggio di una carrozza fantasma.

La stessa casa in cui la signora viene ospitata è fatiscente e spaventosa, con molte stanze che alla protagonista viene proibito di visitare.

Non aspettatevi una soluzione scontata, perché questo giallo è tutt’altro che ingenuo. Chi ama il genere deve assolutamente conoscere Anna Katharine Green, per capire poi l’evoluzione del genere, dall’America all’Europa.

Ma è anche un’ottima storia, capace di suscitare suspence e di incuriosire al punto da non riuscire più a smettere di leggere.

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