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I Buddenbrook / Thomas Mann

La decadenza di una famiglia borghese

RECENSIONE I BUDDENBROOK DI THOMAS MANN

Difficile scrivere di un libro che già racchiude tutto in sé e che già dice tutto. Se, come me, amate visceralmente i libri che vi conquistano, saprete sicuramente cosa si prova nell’arrivare all’ultima riga di una storia di quasi 700 pagine che vi è entrata nell’anima. E ora mi chiedo come ho potuto attendere per quasi 37 anni della mia vita senza aver letto I Buddenbrook. Di Thomas Mann conoscevo solo La Morte a Venezia, che già avevo amato molto. Ma la storia della famiglia di commercianti e del suo inesorabile declino, insieme a un’epoca che lo scrittore descrive con non celato rimpianto, è un fiume in piena, che mi ha travolta e mi ha fatto commuovere, anche divertire, e sognare.

E’ un libro sulla decadenza, sui sintomi di un’epoca in disfacimento, che ha quell’odore che il piccolo Hanno percepisce quando va a salutare per l’ultima volta la nonna morta, nuovo eppur familiare. E’ un crescendo, lo sfacelo che già manda presagi come il temporale che si scatena sulla nuova, maestosa dimora, della famiglia riunita per la cena del giovedì. Ci sono personaggi ai quali ci si affeziona come ad amici veri. Accade con i Buddenbrook di Thomas Mann. Come non amare Toni e la sua infantile innocenza che la rende incrollabile di fronte alle tragedie? O Hanno, così estraneo alla realtà e così consapevole della fine imminente.

Potrei scrivere per ore di questo romanzo che ho adorato, dalla prima all’ultima riga, da Toni che ride sulle ginocchia del nonno, alle parole profetiche della signorina Sesemi (e non dico altro, perché odio gli spoiler).  Ho sognato durante l’ultima felice festa di Natale e mi sono stupita anche io con Hanno di fronte ai regali nel salone scintillante, ho trascorso lunghi pomeriggi con Toni e sua madre che ricamavano nella sala dei paesaggi.  Spero di trovare tanti commenti a questa recensione, per poterne parlare e discutere con voi. Perché, lo smarrimento dopo aver letto un romanzo come questo, lo si può superare solo condividendolo con chi ha la stessa passione per le parole immortali che ci si donano sulla carta.

TRAMA
La famiglia di commercianti Buddenbrook è tra le più stimate e solide in città. La crisi e le guerre iniziano però a minare il ricco patrimonio. Ci sono matrimoni da combinare, fratelli “dandy” da gestire, e le difficoltà di un’epoca che sta cambiando. Nonostante tutti gli sforzi, che trasformano la sua esistenza in un continuo sacrificio, il console Thomas Buddenbrook non riesce ad arrestare il declino.

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1 Commento
  • Pingback:La montagna incantata di Thomas Mann - I libri di Meg
    Pubblicato alle 08:02h, 17 Settembre Rispondi

    […] più libera, delle giornate più lunghe, per immergermi nelle pagine di un grande autore. Dopo i Buddenbrook, letto ormai qualche tempo fa, ho deciso di affrontare La montagna incantata. Un’opera […]

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