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Il prigioniero della notte / Federico Inverni

Il thriller d'esordio di un misterioso autore

Un bel thriller americano, che riesce a regalare tensione e suspence fino alla fine, con scene molto cinematografiche e suggestive. Ho scoperto così Federico Inverni, un autore che si nasconde dietro uno pseudonimo, e che è riuscito a interpretare i canoni del tradizionale thriller con serial killer a caccia di fanciulle, con però tratti di originalità oggi per nulla scontata. Protagonisti due poliziotti, lei, profiler con un passato difficile (e fin qui nessuna nuova), lui, “cane sciolto” al Dipartimento, pure. La storia inizia a prenderti dopo poche pagine, dal momento in cui Inverni butta il lettore in mezzo a una città presa in ostaggio da un cecchino che spara da una finestra. Per poi passare alla descrizione del cadavere di una ragazza che sembra addormentata in un campo sotto un cielo notturno. Storia avvincente, che cattura ancora di più quando i ruoli si ribaltano e diventa difficile distinguere i “buoni” dai “cattivi”.

Il tema centrale è quello della memoria, della capacità di convivere con i nostri ricordi, e di riconoscere in essi la nostra identità.

Il finale è degno dello sviluppo narrativo. Un buon thriller, consigliato da leggere in un weekend. Se volete conoscere la sorte dei due protagonisti, sappiate che il 23 febbraio 2017 uscirà il secondo romanzo di Inverni, “Il respiro del fuoco”.

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